Cosa sono i Fiori di Bach
Si tratta di essenze floreali che, secondo il principio di risonanza, agiscono sul sistema energetico dell’individuo ed a tutti i livelli: fisico, psichico, emotivo e spirituale.
Considerati strumenti potenti di guarigione, in quanto vero aiuto per sviluppare consapevolezza di fronte alla malattia, per connettersi con la parte più profonda di se stessi, quello spazio dove risiedono le forze che organizzano la salute.
Sulla loro azione, scriveva Bach:
“Grazie alla forza delle loro vibrazioni, hanno la capacità di aumentare le nostre
e di aprire i canali di comunicazione con il nostro Io Spirituale; …
Non ci guariscono per il fatto di agire direttamente sulla malattia,
ma perché inondano il nostro organismo con le vibrazioni positive del nostro Io Superiore,
di fronte al quale la malattia si dissolve come neve al sole.
Non vi è una vera guarigione senza un cambiamento del modo di vivere,
senza la pace dell’anima, senza una sensazione di gioia interiore.'”
“Non esistono malattie, ma soltanto malati”
Ciò che distingue la Floriterapia di Bach da altri metodi tradizionali, è che Bach invita a cercare dentro se stessi la causa di disturbi o malattie, a prendersi la responsabilità, ad affrontare i propri conflitti interiori, i propri comportamenti disarmonici.
Quelli che Bach chiama ‘difetti essenziali’ (conflitti interni, tendenze caratteriali, paure, insoddisfazioni, debolezze, etc.) sono inevitabilmente causa di profonde disarmonie che generano malattie; è proprio entrando in vibrazione con essi, che i rimedi portano ad una riarmonizzazione.
Un’altra causa della malattia per Bach, è il sentirsi separati dall’Unità globale, dal principio vitale universale.
Questo senso di separazione porta immancabilmente sofferenza, ma non solo, anche qualsiasi comportamento, gesto o pensiero a danno dell’altro è un azione nociva verso se stessi e porta anch’essa sofferenza.
Bach insiste molto sull’importanza dell’ascolto della voce interiore, che ci guida nella comprensione e nello svolgimento del nostro compito nella vita e sottolinea il valore degli atteggiamenti positivi nel perseguirne la realizzazione.
I Fiori di Bach aiutano a portare luce sul nostro cammino evolutivo, attraverso il risveglio di una consapevolezza profonda, che genera pace e gioia interiore, senza le quali non avviene una vera guarigione.
La storia di Edward Bach
Non possiamo parlare dei Fiori di Bach senza conoscere la storia di Edward Bach (1886-1936), medico inglese, che ha dedicato la sua vita alla scoperta ed elaborazione delle loro essenze per svilupparne una terapia.
Fin da bambino desiderava diventare medico e prendersi cura degli altri.
Si laurea in Medicina all’età di venti anni ed inizia a praticare la professione.
Si specializza poi in Batteriologia e lavora presso un laboratorio di Londra.
In seguito si avvicina all’omeopatia, sentendo l’importanza fondamentale di dedicare maggiore attenzione ai pazienti, più che alle patologie.
Gli viene affidato un’intero ospedale, dove focalizza la sua ricerca sui sintomi mentali.
Purtroppo però in quello stesso periodo, muore la sua giovane moglie ed a seguito di questo terribile lutto, si ammala gravemente.
Gli viene asportato un tumore maligno alla milza e la prognosi dopo l’intervento gli attribuisce soltanto tre mesi di vita.
Invece, grazie al suo desiderio fortissimo di portare avanti le sue ricerche, riesce a superare quel momento di crisi.
Il suo forte intento è quello di trovare dei rimedi curativi che possano riportare armonia nella persona e si impegna moltissimo in queste ricerche, fino a scoprire dopo un po’ di tempo, di essere completamente guarito.
Questo fatto genera in lui la convinzione che lo stato d’animo è di fondamentale aiuto per la guarigione, di quanto la psiche influenzi le condizioni di salute.
Sperimenta rimedi ricavati da batteri intestinali, ma non è soddisfatto e quindi si dedica sempre di più alla ricerca di rimedi più puri.
Decide così di lasciare lo studio medico ed il laboratorio per dedicarsi completamente alla sua ricerca di essenze floreali.
E’ attratto in particolar modo dai fiori, poiché rappresentano la massima espressione di energia della pianta.
Viene minacciato di essere radiato dall’ordine dei medici, dal quale poi decide lui stesso di cancellarsi.
Sviluppa progressivamente una grande sensibilità e dopo ogni scoperta e preparazione, sperimenta su se stesso i rimedi e li somministra anche a decine di persone sofferenti di ogni genere di disturbi, riscontrando miglioramenti e guarigioni.
Pubblica due libri: ‘Guarisci te stesso’ e ‘I dodici guaritori ed altri rimedi’ dove descrive, oltre alle proprietà dei fiori, i suoi concetti riguardo a salute e malattia.
Felice di aver portato a termine la sua opera, muore nel sonno, per insufficienza cardiaca, nel Novembre del 1936.
I suoi stretti collaboratori, Nora Weeks e Viktor Bullen, da lui scelti come eredi del suo lavoro, portano avanti la sua opera creando nella sua casa il Centro di Bach, specializzato nella raccolta e preparazione dei rimedi.
Come trovare il Fiore giusto
“Non occorre alcuna conoscenza scientifica per poter usare i concentrati di fiori.
Chi voglia ricavare il massimo vantaggio da questo dono di Dio,
deve mantenerli nella loro originaria purezza,
immuni da ogni teoria e considerazione scientifica,
poiché nella natura tutto è semplice.”
Edward Bach
Prima di tutto è importante dire che, anche se il fiore scelto non fosse quello giusto, non si provoca alcun male.
Se la sua frequenza non risulta indicata, viene riconosciuta dall’Io Superiore come non necessaria e quindi non avrà nessuna azione.
Ognuno risponde ai Fiori in modo personale, secondo il proprio carattere, a seconda del grado di sensibilità, dell’apertura ai cambiamenti e della disponibilità a prendersi la responsabilità della propria evoluzione e del proprio stato di salute.
La scelta dei Fiori non deve mai avvenire da un livello intellettuale, ma attraverso un ascolto amorevole e profondo dell’altro, che vada ben oltre le parole e ben oltre le apparenze.
Si tratta di stabilire una comunicazione fra l’Io Superiore del terapeuta e l’Io Superiore del paziente.
Una buona diagnosi deve essere basata su un’assoluta fiducia ed una totale assenza di giudizio da parte del terapeuta.
E’ fondamentale che il paziente riconosca il suo stato di disagio o la sua malattia ed aspiri coscientemente ad un vero cambiamento, collaborando attivamente.
Durante il colloquio è bene non concentrarsi sui sintomi negativi, ma sulle qualità positive di Fiori che possono creare delle risorse importanti per ristabilire un sano equilibrio, per riarmonizzare la personalità e rendere possibile la connessione con la propria guida interiore.
‘Di cosa ha veramente bisogno la persona in questo momento?’
E’ questa semplice domanda che deve alla fine trascendere tutte le altre.
“Quando vogliamo scoprire quale sia il rimedio floreale giusto per noi,
dobbiamo innanzi tutto chiarire a noi stessi qual’è il nostro scopo nella vita
e chiederci quale obiettivo intendiamo raggiungere veramente………
Chi vuole guarire, dovrebbe dimenticare tutti i disturbi organici:
ciò che conta è soltanto lo stato d’animo, il problema spirituale.
E’ essenziale accertare in che punto si può registrare una deviazione dal piano divino:
una simile dissonanza fra l’individuo e il suo Io Spirituale può causare centinaia di malattie organiche,
giacché il nostro corpo si limita in sostanza a riflettere lo stato del nostro animo.
Non appena riusciremo a ristabilire l’equilibrio spirituale, saremo risanati.”
Edward Bach